Al via il Festival della Complessità, ovvero pensare il presente, immaginare il futuro sul tema “Essere, Umano”  

In un’epoca attraversata da crisi globali, disorientamento sociale e trasformazioni accelerate, cresce l’esigenza di strumenti culturali capaci di leggere la realtà in profondità. Il Festival della Complessità risponde a questa esigenza con un approccio originale ed efficace; da quindici anni in tutta Italia si organizzano eventi, incontri e riflessioni che mettono al centro il pensiero sistemico e la visione complessa del mondo propri del nostro Paese.

La nostra società è permeata di una realtà fatta di intrecci: guerre, emergenze ambientali, solitudine, insicurezza e precarietà non sono fenomeni isolati, ma parti di un intreccio disordinato di cause e conseguenze; questi problemi vengono affrontati frequentemente con risposte semplicistiche e frammentate, che generano solo maggiore confusione e conflitto.

Il Festival della Complessità nasce per proporre un’alternativa: un modo di pensare critico, interconnesso e creativo, capace di generare soluzioni nuove e più consapevoli. È un invito a osservare le società, i territori e le relazioni umane come sistemi aperti e interdipendenti, dove la collaborazione e l’empatia diventano strumenti di benessere condiviso.

A rendere unico questo Festival è la sua struttura connotata da autorganizzazione, totale assenza di fini di lucro, senza organizzazione gerarchica così da poter essere definita una rete culturale in movimento priva delle caratteristiche proprie delle associazioni. Ogni edizione si costruisce grazie al contributo libero di enti, associazioni, scuole, biblioteche, gruppi informali e singoli cittadini che vogliono promuovere eventi sul proprio territorio.

Lo Staff centrale non comanda, ma coordina: suggerisce un tema generale, connette le realtà partecipanti, offre supporto e visibilità. Tutto il resto nasce dalla creatività e dall’impegno locale.

Il Festival è nato nel 2010 a Tarquinia, con l’obiettivo di portare il pensiero complesso nel dibattito culturale italiano e, fin dalle prime edizioni, ha riscosso grande successo mediante incontri in piazza, dialoghi sotto le stelle e la partecipazione entusiasta di centinaia di persone. La seconda edizione ricevette anche l’adesione del Presidente della Repubblica.

Dopo le tappe a Viterbo (2012) e Carpineto Romano (2013), nel 2014 il Festival cambia forma: nasce il modello “diffuso e a km zero”, basato su una rete di Partner Promotori che realizzano eventi autonomi in tutta Italia. La sesta edizione, intitolata “Passeggiate della mente”, segna l’inizio di questa nuova fase partecipativa e territoriale.

Nel tempo, oltre alla rete diffusa, il Festival ha proposto incontri nazionali di tre giorni ospitati in diverse città e precisamente a: Bagnoregio 2016, Tarquinia 2017, Roma 2019, Parma 2022, San Marco d’Alunzio (Messina) negli anni 2023 e 2024.

Dopo la pausa forzata del 2020 a causa della pandemia, l’edizione 2021 si è svolta interamente online. Il 2024, invece, ha segnato un ritorno alla presenza fisica, con 69 eventi dal vivo, pari all’80% del totale, a testimonianza del rinnovato desiderio di confronto e partecipazione.

Nel 2025, il Festival celebra la sua quindicesima edizione. Il titolo scelto è “Essere, Umano”: una riflessione aperta sul significato dell’umanità nel mondo di oggi, tra intelligenza artificiale, crisi ambientali, nuove forme di convivenza che si svolgerà nella nostra città dal 27 al 29 giugno. La manifestazione organizzata con la collaborazione di Complexity Education Project ( gruppo di ricerca dedicato allo studio e alla diffusione di metodi e conoscenze su reti e sistemi complessi) e delle associazioni Demos23, Dedalo97, Lestra, Assolidi di Tarquinia, Semi di Pace, e Coop ha avuto il patrocinio del Comune di Tarquinia.

In conclusione è doverosa una puntualizzazione: il Festival della Complessità non è rivolto soltanto ad esperti o studiosi; è pensato per chiunque voglia capire meglio il mondo in cui vive, dialogare, costruire nuove visioni, è un’esperienza culturale accessibile, gratuita e condivisa, costruita dal basso, dove ogni voce può contribuire.